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al testo di Salvatore Armando Santoro
L’ultimo giorno
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La foto è tratta dal portale: http://naselasky.blogspot.it/2015/06/leto-me-nadherne-ja-te-vitamobili-i.html Come sarà l'ultimo mio giorno di vita? Me lo chiedo a volte e m'addoloro, vorrei esser cosciente cogliere un raggio fuggevole di sole il volo un po' scomposto di farfalla un'onda che in spiaggia si distende il canto d'un uccello l'urlo di un ultimo passante. No, non fatemi soffrire ch'io debba andare via piangendo, ci son venuto già col pianto in gola, come allora ridatemi un ciuccio zuccherato ch'io non debba andar via ancor disperato. Vorrei un sorriso allegro sul mio volto ricordare il tempo mio vissuto vedermi ancor coi pantaloni corti ritornar negli anni che ho perduto, gli affetti ritrovare che son morti. Salvatore Armando Santoro (Donnas 15.6.2017 – 14,37)
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